Palazzo Leonetti Luparini, già Poli e ancora prima Gelosi, é ubicato nel pieno centro storico di Spoleto tra il Teatro Nuovo e il Teatro Romano e in prossimità delle stupende chiese di San Domenico (sec. XIII-XIV), San Filippo (sec. XVII) e del Duomo (sec. XII). Esso rappresenta uno degli esemplari più nobili dell’architettura della seconda metà del ‘500 a Spoleto.

Dimora patrizia del cui splendore testimoniano il vasto salone gentilizio a doppia altezza, gli straordinari pavimenti in cotto, il maestoso camino in pietra e la scultura lignea di Diogene.

Il palazzo fu anche sede dell’Accademia Scientifica detta “de Aurato”, che tra i suoi ospiti annoverò Giovanni Van Eck uno dei promotori dell’Accademia dei Lincei e, nella seconda metà del sec. XIX, del banco Poli una delle 5 banche operanti all’epoca in città.

L’intero piano nobile (500 mq. circa) consta di 8 sale, compresa quella delle feste, con soffitti a cassettone in cui spiccano le api barberiniane concesse a Sisinio Poli da Urbano VIII per meriti acquisiti presso la curia pontificia. Esso é arredato con mobili d’epoca e dotato di tutti i servizi necessari per organizzare convegni, meeting, conferenze, concerti, matrimoni, ecc.


Il piano nobile é stato ristrutturato nel 1990, arredato con mobili e suppellettili d’epoca e quindi riportato agli antichi splendori dall’antiquario Ivano Marinucci il quale é riuscito a recuperare anche la splendida scultura lignea del Diogene (Hominem quero) che era stata venduta all’asta prima del palazzo.

In occasione del Festival dei Due Mondi, il 7 luglio 1991 é stata inaugurato dal Maestro Gian Carlo Menotti per festeggiare il suo 80° compleanno. Era l’anno del “Goya” per cui il nastro, corredato di fiocco, era rosso, in ossequio al contesto dell’opera scritta, musicata e diretta dallo stesso Menotti.

Personaggi famosi dell’arte, della cultura, del cinema e della televisione, in più occasioni, sono stati ospiti dell’antica struttura apprezzandone il confort, la signorilità e la magnificienza dei suoi splendidi saloni, come quello delle feste decorato in oro zecchino.